Storia dello stile gotico
Lo stile gotico nasce in ambito architettonico nei dintorni Parigi intorno al XII secolo, diffondendosi in breve in tutta Europa. La rivoluzione consente di alleggerire tutte le strutture permettendo una concezione e un’organizzazione nuove degli spazi. La prima opera costruita fu l’Abbazia di Saint-Denis.
Dall’architettura poi lo stile venne applicato anche alla pittura, alla scultura, all’oreficeria, alla costruzione delle vetrate e alle altre arti, diventando nei secoli un vero e proprio stile di vita di una nicchia importante della popolazione.
Sebbene in principio la parola gotico, termine usato per la prima volta da Giorgio Vasari nel XVI secolo, fu adoperato come sinonimo di barbarico, dalla fine del 1700 lo stile venne rivalutato e finalmente iniziarono studi seri su tutta l’arte medievale.
Tra i maggiori artisti che s’immersero in questo stile potremo ricordare Nicola Pisano (scultore), Giotto (pittore), Cimabue (Pittore), Edgar Allan Poe (scrittore), Charles Baudelaire (poeta), Lovecraft (poeta), Anna Rice (scrittrice), David Bowie (musicista), Tim Burton (regista).
Solo verso gli anni ‘70 del secolo scorso, però, lo stile gotico arriva anche nella moda e nella musica, facendo da precursore a molte varianti caratterizzate da elementi ben riconoscibili. Borchie, cerniere, catene e spilli, che possono essere d’argento, arricchiscono le stoffe, i pizzi e i lacci rigorosamente in nero.
I gioielli possono anch’essi essere color argento o neri, caratterizzati da simboli che richiamano la morte e la parte più oscura di noi, come teschi, pipistrelli e crocifissi. Interessante fu l’accostamento tra lo stile gotico e il vittoriano che aggiunse varianti contrastanti dal tocco ribelle e deciso.
Ora, sebbene in questa corrente artistica si siano nascosti personaggi che amano sguazzare nella vera oscurità e malvagità, per molti questo stile ha significato l’entrare in contatto con la parte più nascosta di se stessi, la grotta in cui decidere chi e cosa essere, uscendone molto spesso rinati. Da sfatare sono poi i miti che questo stile preveda l’uso di droghe, riti satanici, anarchia e violenza, essendo questi solo una scelta del singolo e non di certo una regola per il movimento.
Per questo delinearne un’unica ideologia può diventare davvero arduo, contribuendo ad aumentarne l’aria di mistero e inafferrabilità.
P.s. tra i più recenti artisti del gotico che si sono affacciati alla ribalta c’è lo scrittore Damir Paolo Viktor Fillén con la sua saga “Darkness, the Angel of Vengeance”.