Lo spirito guida
Capitolo 3
In Italiano
e in Inglese
Un nuovo giorno
A new day
Il giorno arrivò e portò con sé il silenzio. Dopo un po’ il giovane uomo se ne accorse e provò a scostare un angolo del telo. Non fu facile a causa della tanta neve caduta, ma con pazienza ci riuscì. Un luccicante raggio di sole filtrava tra le fronde del grande albero, che li aveva ospitati. Il cucciolo ne fu così contento, che cercò subito di uscire dal rifugio, ma affondò immediatamente nella neve fresca. Il giovane lo riprese e il lupacchiotto capì che doveva avere pazienza.
A quel punto l’uomo decise di accendere un piccolo falò con la pietra focaia e gli sterpi secchi che spuntavano sotto il loro improvvisato giaciglio. Sacrificò metà della lepre rimasta, ma ne avevano proprio bisogno. Il cucciolo, nonostante avesse paura del fuoco, ormai si fidava di quell’essere, che aveva salvato la sua vita. Annusò con sospetto il pasto da lui offerto, poi mangiò con appetito la carne così tenera, ma diversa da qualsiasi cosa avesse mai mangiato fino a quel momento.
Arrivato il pomeriggio, l’uomo provò a muovere i primi passi sulla neve e, quando vi riuscì, anche se con un po’ di fatica, decise che era arrivato il momento di tornare a casa.
Certo, il bottino che portava era molto inferiore a quanto avrebbe voluto, ma era meglio di niente. Il cucciolo mosse a sua volta felice i primi passi sulla neve, ormai indurita dai raggi solari, ma sembrava indeciso sul da farsi. Sembrava che la sua zampa stesse proprio meglio, così il giovane uomo lo incoraggiò dicendo che ora poteva tornare dalla sua famiglia, come avrebbe fatto lui stesso.
Lo ringraziò per la compagnia e fece altrettanto con il grande albero per la sua ospitalità.
The day arrived and brought silence with it. After a while the young man realised this and tried to pull back a corner of the sheet. It was not easy because so much snow had fallen, but with patience he succeeded. A shimmering ray of sunlight filtered through the foliage of the large tree that had sheltered them. The cub was so happy about this that he immediately tried to get out of the shelter, but immediately sank into the fresh snow. The young man picked him up and the wolf cub realised that he had to be patient.
At that point, the man decided to light a small bonfire with the flint and dry brushwood that sprouted under their makeshift bed. He sacrificed half of the remaining hare, but they really needed it. The cub, although afraid of fire, now trusted the being, who had saved his life. He sniffed suspiciously at the meal he was offered, then ate with appetite the meat, so tender, yet unlike anything he had ever eaten before.
When the afternoon arrived, the man tried to take his first steps in the snow, and when he succeeded, albeit with some difficulty, he decided it was time to go home.
Admittedly, the booty he brought was much less than he would have liked, but it was better than nothing. The puppy happily took its first steps on the snow, now hardened by the sun’s rays, but seemed undecided as to what to do. His paw seemed to be feeling better, so the young man encouraged him by saying that he could now return to his family, as he would do himself.
He thanked him for the company and did the same to the big tree for its hospitality.
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