Il leprotto e il fungo magico
Quinto capitolo
In Italiano
e Inglese
Una piccola magia
A little magic
L’amico funghetto aveva notato un momento di dubbio nei suoi pensieri, ma visto che poi li aveva scacciati, decise di assecondarlo.
«Se proprio vuoi essere come tutti gli altri, ti aiuto io» gli disse.
«Grazie» rispose il leprotto, «ma credo di aver finalmente finito.»
«Davvero» continuò il funghetto, «posso farti diventare del colore che vuoi e non avrai più bisogno di spalmare il fango tutti i giorni.»
Il leprotto stava per tornare a casa ma, sentite quelle ultime parole, si fermò e chiese: «Davvero puoi? Veramente non dovrò più venire ogni giorno a mettere quel fango viscido sul pelo bianco?»
«Certo» rispose il funghetto, «basterà che tu stacchi un pezzetto del mio cappello e mentre lo mangi pensi al colore che vuoi essere. Prova!»
Il nostro amico orecchiuto si avvicinò con timidezza: «Sei sicuro che non ti faccio male?»
«Tranquillo» disse il funghetto, «se te lo dico io, puoi fidarti!»
Il leprotto staccò un pezzo il più piccolo possibile dall’azzurro cappello del suo amico di chiacchiera, lo mangiò e pensò quanto più, intensamente gli permetteva la sua testolina, al colore del pelo della sua mamma. Nel momento in cui lo faceva, però, stava guardando il fango sulla sua zampina, così divenne di un colore a metà tra la terra bagnata e il marroncino del pelo profumato che tanto amava.
The mushroom friend had noticed a moment of doubt in his thoughts, but since he then banished them, he decided to go along with it.
“If you really want to be like everyone else, I’ll help you,” he told him.
“Thank you,” replied the hare, “but I think I’m finally done.”
“Really,” the mushroom continued, “I can make you the colour you want and you will no longer need to slather mud every day.”
The hare was about to go home but, hearing those last words, he stopped and asked: “Can you really? I really won’t have to come every day to put that slimy mud on the white fur anymore?”
“Sure,” replied the little mushroom, “just take off a piece of my hat and while you’re eating it think of the colour you want to be. Try it!”
Our eared friend approached shyly: “Are you sure I won’t hurt you?”
“Don’t worry,” said the mushroom, “if I tell you, you can trust me!”
The hare detached as small a piece as possible from the blue hat of his chattering friend, ate it and thought as intensely as his little head would allow him, about the colour of his mother’s fur. As he did so, however, he was looking at the mud on his little paw, so he turned a colour somewhere between wet earth and the brownish colour of the scented fur he loved so much.
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