Il Cavaliere Alato
Un’antica leggenda narra di un mondo senza tempo in cui le creature viventi, di ogni specie e dimensione, vivevano con serenità seguendo le leggi di Madre Natura.
Tutto seguiva il suo corso in un armonico fluire di vite come regolate dagli accordi di una musica angelica.
Arrivarono purtroppo anche per questo paradiso tempi scuri.
La calamità che si abbatté sulle pacifiche creature che lo popolavano si autoproclamò “Umano”. Questo animale era convinto di essere il più intelligente, il più bello, il più veloce, il superiore a tutto e tutti.
Solo qualcuno riteneva migliore di lui.
Questa autorità veniva chiamata con molti nomi ma, nonostante si dicesse che volesse pace e giustizia ed avesse leggi ferree, non fermava questo animale dall’usare le sue capacità contro ogni vita, contro ogni oggetto, contro perfino i suoi stessi simili ed il pianeta che lo ospitava.
Solo i cuccioli di questo essere erano immuni fino ad una certa età dal senso di superiorità che attanagliava questa specie.
Sfortunatamente, come ogni malattia, Madre Natura ritenne giusto anche costoro rimanessero liberi di evolversi.
Fu però convocato un principe guardiano per salvaguardare almeno i sogni dei più piccoli.
La sua chiamata non fu improvvisa. Si vociferava infatti già da un po’, che dovesse esser fatto qualcosa per proteggere quelle anime innocenti con la speranza che crescendo non tutti cadessero nella rete di condizionamenti degli adulti che li spingeva verso comportamenti ripetitivi e comuni a quasi tutta la specie. Sarebbe bastato che anche solo una ogni mille di queste anime pure da adulto avesse ricordato i suoi sogni di bimbo, per poter salvare l’intero mondo.
Con amore, riverenza e fierezza si presentò al cospetto di Madre Natura un candido Cavaliere Alato. Aveva un corpo muscoloso ed occhi che sapevano d’infinito. Bastò un solo sguardo di Madre Natura che lui capì il suo compito. Si mise subito all’opera. Viaggiando tra un sogno e l’altro, scacciando incubi e colorando dei colori dell’arcobaleno il sonno dei piccini.
Ben presto si iniziò a parlare di lui senza che quasi nessun adulto credesse davvero nella sua effettiva esistenza.
“Non fa nulla”, pensò Madre Natura. “Il nostro cavaliere sta facendo un miracolo nelle menti della spietata specie: ha istillato la Speranza. Presto, molto presto, da malattia si evolverà in qualcos’altro e magari riuscirà anche a scoprire di vivere in un Paradiso.
Gina
The Winged Knight
An ancient legend tells of a timeless world in which living creatures of all species and sizes lived serenely by following Mother Nature’s laws.
Everything followed its course in a harmonious flow of lives as regulated by the chords of angelic music.
Dark times came unfortunately for this paradise as well.
The calamity that befell the peaceful creatures that populated it was self-proclaimed “Human.” This animal was convinced that it was the smartest, the most beautiful, the fastest, the superior to everything and everyone.
Only someone thought better of him.
This authority was called by many names, but although it was said to want peace and justice and to have strict laws, it did not stop this animal from using its abilities against all life, against all objects, against even its own kind and the planet that housed it.
Only the pups of this being were immune until a certain age from the sense of superiority that gripped this species.
Unfortunately, like any disease, Mother Nature thought it right that they too should remain free to evolve.
However, a guardian prince was summoned to at least safeguard the dreams of the little ones.
His call was not sudden. In fact, it had been rumored for a while that something had to be done to protect those innocent souls with the hope that as they grew up, not all of them would fall into the network of adult conditioning that pushed them toward repetitive behaviors common to almost the entire species. It would have sufficed if even one out of every thousand of these pure souls as adults had remembered their childhood dreams, and the whole world could have been saved.
With love, reverence and pride a white Winged Rider came before Mother Nature. He had a muscular body and eyes that tasted of infinity. One look from Mother Nature was enough for him to understand his task. He immediately set to work. Traveling between dreams, chasing away nightmares and coloring the little ones’ sleep with the colors of the rainbow.
Soon people began to talk about him without hardly any adults really believing in his actual existence.
“That’s okay,” thought Mother Nature. “Our rider is performing a miracle in the minds of the ruthless species: he has instilled Hope. Soon, very soon, it will evolve from a disease into something else, and perhaps it will even discover that it lives in a Paradise.
Gina
Tradotta tramite la Phoenix Translations da Damir Fillén.
Bellissima favola!
Grazie!