Da vocabolario Treccani si apprende come l’etimologia del “far le fusa” deriva dal plurale di “fuso” ed è talmente antica dall’esser stata dimenticata. Fatto sta che la sua eredità è una locuzione e vuol dir proprio il crogiolarsi nelle effusioni di affetto. Lo stesso verbo “effondere” significa “spandere”, sinonimo di “diffondere”.

In questo mondo dove ogni gesto è stato dissacrato, dove ogni cosa che abbiamo vien data per scontata, fosse anche il puro affetto dei nostri cari, dovremo ricordarci più spesso di “farci le fusa” a vicenda.

Ci si dimentica di esser ricchi anche senza aver tanti soldi da spendere. Ci si sente soli anche in compagnia di buoni amici. Ci si sente persi pur avendo maps.

Questo accade perché si è perso di vista quelli che sono i valori sacri e fondamentali della vita. Sono state sottovalutate, a volte disprezzate fino a dimenticarle, le nostre radici, quelle che ci tengono saldi al terreno nonostante la bufera che imperversa nella nostra vita.

Ecco quindi che, con pochissimo impegno e sforzo, una piccola rivoluzione è possibile partendo con poco.

Iniziamo a dirlo ai nostri figli quanto li amiamo! Diciamolo ai nostri compagni quanto li vediamo belli! Facciamo sapere ai nostri amici quanto sono importanti per le nostre vite!

Facciamolo con chi sappiamo che non fraintende le nostre intenzioni. Diciamoglielo ogni volta che ne ce ne ricordiamo o che ne sentiamo il bisogno.

E quando ci chiederanno il motivo del gesto, risponderemo con un semplice “avevo voglia di fartelo sapere”.

In questo modo, prendendo questa abitudine, faremo star bene chi ci sta accanto, iniziando a cambiare la nostra energia e quella di chi ci sta vicino.

Hai visto mai che di conseguenza, come un domino, altre persone inizino a fare lo stesso, aumentando il benessere che porterà altri a cominciare a “fare anche loro le fusa”?