Come nasce il paese del sole nero
Ciao!
Benvenuto in questo nuovo articolo in cui spiegherò i retroscena più segreti di questo racconto.
Solo se sei curioso almeno un pochino, continua a leggere.
Lo sei davvero?
Ok, sono contenta.
Allora…
La fuga da un mondo che non sentivo adatto a me, è stato un cruccio che mi ha assillata fin da piccola. Semplicemente questa società, con le sue regole assurde, con le minacce continue di ripercussioni, con le sue ipocrisie, mi stava e mi rimane tuttora stretta.
Questo fintantoché non ho capito che fuggire non l’avrebbe cambiata. Chi doveva cambiare ero io. Non mutare nel senso di diventare come loro, ma comportarmi come se essa fosse già “il mondo che vorrei”.
Sembrava un compito così enorme dal sentirmi soffocare, schiacciare e opprimere finché non ne scoprii la chiave. Gli ho cambiato nome. Invece di “compito”, l’ho chiamato “cammino”.
– Come si compie un cammino? –
– Semplicemente iniziandolo. –
– Come s’inizia? –
– Col primo, fondamentale, passo. “Il primo passo non ti risolve tutti i problemi, ma ti sposta da dove sei” (cit.). Man mano che ne fai, ti allontani dal tuo vecchio sé per ritrovarti. –
– Come faccio, tutto solo, a prendere una simile decisione? –
– Non sei mai davvero e completamente solo. Hai almeno te stesso. In alcuni frangenti non c’è compagnia migliore di noi. Siamo i migliori amici, i peggiori nemici, i riservati confidenti, i sublimi avvocati e psicologi di quell’insicuro essere che chiamiamo io. Se poi riesci a farti accompagnare anche dal tuo ego e dalla tua coscienza, il luogo diventa quasi affollato –
Ecco che parte tutta la famiglia. Insieme fanno il primo passo, sono euforici perché inizia l’avventura. Arrivano le prime delusioni, le cadute, ma dopo qualche momento di sconforto, si riparte con la certezza che, ovunque porterà il viaggio, qualunque prova si dovrà superare, lì sarà CASA.
Ecco, con tale consapevolezza è nata questa favola.
Spesso non ci accorgiamo che tutto ciò di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi. Così inizia il viaggio che ci farà vivere la favola di cui abbiamo bisogno. Un giorno ci troveremo di nuovo a casa e ci sembrerà il luogo più bello del pianeta anche se ha i soliti vecchi mobili.
Com’è possibile?
Facile, a cambiare sono stati gli occhi con cui la guardiamo.
E voi come vi trovate in questo mondo? Vi piace così o vorreste cambiare qualcosa?
Se ne avete il piacere lasciatemi un commento o mandatemi un messaggio tramite la sezione contatti.
Un abbraccio grande a tutti.
P.s. Libro attualmente non disponibile.